Storia

Il Corpo Musicale di Leffe nasce nel 1889; il fondatore e primo presidente è Francesco Pezzoli. Un elenco manoscritto, allegato a una partitura d’archivio, consente di ricostruire con esattezza l’organico del complesso nell’anno di fondazione. La banda è composta da quarantuno strumentisti. Gli strumenti musicali sono recuperati in seconda mano dalla banda di Treviglio. Per avere strumenti nuovi bisognerà attendere il 1927, con l’acquisto degli ottoni dal fabbricante Carlo Alberti di Milano e dei clarinetti presso la ditta Tito Belati di Perugia. Al 3 agosto 1890 risale la prima notizia di cronaca di un servizio prestato dalla banda fuori paese. Si tratta della cerimonia per l’inaugurazione dell’asilo infantile di Gandino, alla quale partecipano, oltre al corpo musicale di Leffe, quello di Vertova, di Gandino e del 17° Reggimento Fanteria di stanza a Bergamo. La storia della banda leffese s’intreccia per molti anni con quella dei musicisti della famiglia Pezzoli. Vanno ricordati soprattutto i fratelli Giuseppe e Antonio. Giovanni (1870 – 1934), figlio di Antonio, dirige la banda per vari periodi e si dedica a comporre una grande quantità di marce religiose e militari e di ballabili. Questo materiale musicale è stato tenuto in alta considerazione ed eseguito ancora oggi dalla banda (Stabat Mater per banda e coro maschile per la processione della Madonnina e altre marce brillanti). Oltre ai maestri già accennati, si alternano nei primi tempi alla direzione della banda Giuseppe Mosconi, Giovanni Martinelli e Angelo Gallizioli (1858 – 1945). Quest’ultimo, che in seguito sarà organista e maestro di banda a Gandino e a Trescore Balneario , è autore di una fantasia per banda, con la quale il corpo musicale di Leffe ottiene nel 1892 il 2° premio della gara bandistica all’Esposizione Operaia d’Arti e Mestieri, promossa dalla Società di Mutuo Soccorso di Bergamo. Ad Angelo Gallizioli subentra il maestro Luigi Canali (1984 – 1971) che guiderà la banda di Leffe per 27 anni, svolgendo nel contempo le mansioni di organista a Gandino. E’ anche autore di diversi brani sacri, corali, e strumentali, e di un noto Stabat Mater per banda e coro. Il corpo musicale di Leffe, caso piuttosto raro, continua la sua attività anche durante la seconda guerra mondiale. Nel 1946 la bacchetta passa nelle mani di Angelo Lanfranchi, che la terrà a più riprese fino alla fine degli anni settanta.
Nella lista dei maestri, Lanfranchi è seguito da Donadoni, Enzo Parente, Giuseppe Belotti, Paolo Gelmi e Maurizio Beltrami. Dal 1993 la banda è diretta da Oscar Gelmi, figlio di Paolo.
Oscar, da subito, introduce nel repertorio della banda brani della tradizione jazzistica (con l’introduzione del contrabbasso e della chitarra elettrica), folclorica e tradizionale. Già il padre, agli inizi degli anni ottanta, sperimentava nuove partiture anche di estrazione jazzistica, con impasti timbrici poco consueti per l’organico bandistico d’allora. La tendenza di spostare la musica bandistica dal solo repertorio operistico a quello più consono al nuovo organico strumentale del complesso (sperimentazione questa dettata dalla Banda Cittadina di Gazzaniga e in modo particolare dal maestro Mario Maffeis) fa si che i concerti divennero a tema. Infatti,in questi anni, la banda di Leffe si è presentata al pubblico con proposte diverse tali da soddisfare i gusti dei bandisti e del pubblico, peraltro accorso sempre numeroso ai vari concerti. Grazie al progetto “Mina e dintorni” il Corpo Musicale di Leffe si è esibito nella stupenda cornice di Piazza Vecchia, in occasione di ArtNight2, davanti a un pubblico numerosissimo accorso per ascoltare le canzoni che hanno scritto la storia della musica leggera italiana, ottenendo un significativo riscontro critico.